Al giorno d’oggi ogni spazio abitativo è dotato almeno di una stufa (a legna o a pellet) o di un caminetto per riscaldare gli ambienti nei freddi giorni invernali. Chi invece gradisce maggiormente l’ambiente esterno è spesso dotato di un barbecue in cui qualsiasi tipo di pietanza può essere cucinata. Tutti questi elementi richiedono l’accensione di un fuoco e di conseguenza producono ceneri. Qual è il comportamento più corretto per quanto riguarda la rimozione delle ceneri? Qualunque persona penserebbe che per ripulire l’ambiente o le superfici dalle ceneri basti un semplicissimo aspirapolvere e non c’è niente di più sbagliato. Il metodo più adatto per la pulizia è l’uso di un aspiracenere.
Che cos’è un aspiracenere
L’aspiracenere è un apparecchio che permette la rimozione delle ceneri dagli ambienti o da determinate superfici. Anche se possono sembrare molto simili, esso ha una funzione completamente diversa rispetto a quella di un comune aspirapolvere in quanto quest’ultimo non è adatto alla pulizia delle ceneri. Questo perchè il calore da esse trasportato potrebbe rovinare filtri e motore. Inoltre, non è in grado di aspirare le particelle più fini della cenere che andrebbero a spargersi ovunque provocando ulteriore sporcizia. L’aspiracenere invece è costituito da elementi e materiali adatti a resistere al calore delle ceneri, che ne evita dunque il deterioramento. Esistono dei modelli di aspiracenere in commercio che possono fungere anche da aspirapolvere, ma non il contrario.
Questo apparecchio è utile quindi per pulire l’ambiente in modo corretto ma anche per garantire una buona combustione, pulita e funzionale. La cenere prodotta dalla combustione va rimossa periodicamente per evitare che si creino addensamenti di fuliggine. Liberare il focolare o la bocca della stufa dalla cenere ha lo scopo di assicurare il libero flusso dell’aria e dunque l’attivazione di una corretta combustione.
I costi relativi ad apparecchi di questo tipo sono molto variabili e dipendono dal tipo di modello preso in considerazione. Il prezzo relativo ai modelli più basici può partire anche da 10-20 euro fino a raggiungere prezzi anche maggiori di 400 euro per i modelli tecnologicamente più avanzati. In genere l’aspiracenere viene dato in dotazione insieme alla stufa o a qualsiasi altro dispositivo acquistato.
Come funziona un aspiracenere?
L’aspiracenere è composto da elementi ignifughi e resistenti al calore, che evitano l’accensione delle particelle calde quando vengono accidentalmente messe a contatto con materiale infiammabile. Come un classico aspirapolvere è costituito da:
- un bidone;
- un tubo flessibile con una lancia collegata all’estremità finale;
- filtri;
- motore;
- ruote;
Il bidone è solitamente di forma cilindrica e internamente rivestito di materiale ignifugo. E’ l’elemento che contiene la cenere aspirata, in attesa di essere svuotato una volta terminate le operazioni di pulizia. Possono essere di diverso tipo, alti e stretti o bassi e tozzi, dipendentemente dal tipo di modello.
Al bidone è collegato il tubo flessibile, con una lunghezza che varia tra gli 80 cm e il metro o più. Ovviamente più la lunghezza è maggiore e più facile sarà raggiungere i punti critici e lontani dove la cenere può insinuarsi, specialmente quando la superficie da ripulire è lontana dalle prese elettriche, nel caso in cui l’aspiracenere sia dotato di cavo. L’attacco del tubo al bidone può essere posizionato o sulla parte superiore del coperchio, come nel caso dei modelli più basici, oppure può essere posto lateralmente, come nel caso dei modelli tecnologicamente più avanzati.
All’estremità del tubo è posta una lancia, di estremità obliqua e angolata, in grado di raggiungere in modo efficace anche i punti critici e gli angoli. E’ possibile aggiungere alla lancia una bocchetta piatta dai sezione obliqua in modo da garantire una pulizia ancora più accurata.
All’interno sono presenti i filtri, che costituiscono praticamente l’elemento fondamentale dell’aspiracenere. Essi sono in grado di trattenere le particelle più sottili che la combustione produce e sono composti da materiale ignifugo in modo da evitare eventuali deterioramenti o l’accensione di piccole fiammelle. La loro funzione è quella di rendere salubre l’ambiente e l’aria respirabile, evitando appunto che le particelle vadano a posizionarsi in ogni dove.
Il motore di un aspiracenere è volto a creare una depressione in modo che l’aria aspiri le particelle presenti nell’ambiente circostante. L’apparecchio è dotato di ruote per garantire lo spostamento, che deve essere il più scorrevole possibile al di sopra di un qualunque tipo di superficie. Esse inoltre devono essere adatte a garantire la stabilità del bidone.
Conclusioni
In commercio esistono numerosi tipi di aspiracenere e la scelta deve sempre essere effettuata in base al reale uso: meglio affidarsi a marchi e grosse case produttrici conosciute che possano fornire tutte le garanzie del caso piuttosto che acquistare prodotti di case produttrici secondarie e sconosciute o di sottomarca per risparmiare qualche euro.